Nel 1913 il pittore russo Vassily Kandinsky realizza "Quadrati con cerchi concentrici"
(Acquerello, gouache e pastello su carta).
Quello che inizialmente doveva essere un semplice studio sul
colore, realizzato su un foglio poco più grande di un formato
A4, diventa presto una delle più importanti opere d'arte del
Novecento ed è considerato precursore della pittura astratta.
In quest'opera l'artista indaga il rapporto che si crea fra la
percezione visiva degli accostamenti dei diversi colori e con le
emozioni che questi suscitano.
Bambini e genitori hanno esplorato insieme la forma del cerchio e giocando con i
colori e gli accostamenti hanno creato una piccola scultura in movimento.
Quando si tratta di colori e di emozioni la questione si fa intima
e personale, non esistono regole precise uguali per tutti, ognuno esprime il proprio
gusto e il proprio sentire in totale libertà.
Kandinsky era un sinesteta, ovvero poteva sentire i colori e vedere i suoni e
nei suoi scritti arrivò a descrivere i suoni dei colori:
Il giallo come il suono acuto di una tromba, il verde quello di un violino,
l'azzurro di un flauto, il blu come il suono di un violoncello,
un blu più scuro ancora come un contrabbasso, il blu più scuro di tutti richiama
il suono di un organo, il rosso è come il suono di una tuba,
l'arancione suona come una campana media, il viola come il corno inglese o la zampogna.
Per Kandinsky il nero è il meno dotato di suono, ricorda una pausa conclusiva, mentre
il bianco è il colore del silenzio e delle pause.
Ascoltando i suoni registrati degli strumenti proviamo a comporre una melodia con i colori ma a un certo punto ....
... le note, invece di suonare, hanno iniziato a danzare libere sullo spartito.
Ci piace l'effetto che fa la sinestesia!
I "cerchi in movimento", si muovono davvero!